Sotto il pallone

Sunday, December 07, 2008


Oltre la Virtus
Come cambia la vita delle persone. Credevo di lavorare tanto, anni fa, quando avevo inventato questo blog segreto per raccontare la mia vita di giornalista sportivo. Credevo che otto ore al giorno sei giorni su sette fossero tante. Come cambia il mondo, come è cambiato. Ora ne lavoro 12-14, ore, sette giorni su sette e mi trovo anche in condizione di scrivere qualche riga qui, sull'amato blog, come ricavando l'inchiostro da una mistura del mio sangue, e da cenere, e acqua, quel che si riesce a ricavare in questa cella. Che cella non è: nelle aziende appare molto moderna 'sta concezione e realizzazione dell'open space, così da illudere l'impiegato di non essere pigiato e prigioniero in una stanzetta ma di essere libero, di godere dell'ora d'aria perpetua. Bell'idea, l'open space.
C'è la crisi, poi, dicono. C'è la crisi: non possiamo farti un contratto; c'è la crisi: sopravvive solo chi lavora pure di domenica; c'è la crisi: niente stipendio, ci spiace; c'è la crisi, la crisi, la crisi. C'è la crisi: meglio mori', ci dirà qualcuno un giorno. C'è sempre qualcosa, comunque, per sfruttare le masse: mai che, da quando ormai più di vent'anni fa sono entrato nel mondo del lavoro, mai che qualcuno abbia detto "Non c'è crisi, vacche grasse, ti assumiamo, ti diamo quel che ti spetta anche in termini di tempo libero, e non solo di retribuzione". Niente, il che poi suggerisce che questa crisi, pure corrente e attuale, sia adoperata come un legittimo alibi per mortificare il lavoratore, magari riuscire anche a dargli un po' di colpa.

C'è la Virtus, però: fra le varie cose di cui m'occupo nel ménage quotidiano, c'è la squadra di basket di Roma, la Virtus Roma. Oggi farò un esercizio di copiatura e vorrei anche mettere un commentino della partita fra queste righe di questo blog. Penso di riuscirci, lo farò.

Invece non ci sono riuscito.

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