Sotto il pallone

Friday, June 23, 2006


Giorno 15 - Riecco Zazzi

Giornate convulse, per l'Italia e non. Giornate convulse nel rovente pathos che distingue le giornate in ufficio a seguire Mondiali e altro: per chi non fa il giornalista vado a svelare un particolare credo mai svelato: la questione che più fa discutere le redazioni. La questione che porta quasi alle mani chi, nel mondo d'oggi, riscatta l'eredità di Montanelli, Brera, Hemingway... Politica internazionale? No. Politica interna? Neanche. Divergenze deontologiche? Nemmeno. E' l'accensione o lo spegnimento dell'aria condizionata, o tempora o mores. Ogni giorno qualcuno si fa saltare i nervi: intanto ci potrebbe essere il bombardamento della Tour Eiffel e un terremoto che spacca in due la Sardegna, ma in questo e altri uffici il dibattito s'accende solo intorno al Pinguino DeLonghi.

Ma il vostro cronista sportivo mai s'è perso d'animo né confuso con queste piccinerie, non vi preoccupate, e invece accumula commenti e tabellini, certo che prima o poi avrà il tempo di pubblicare il tutto, alla faccia di chi si permette di cambiare il testo. Sì, perché c'è chi mi cambia i testi, con vostro scorno, o lettori. Ma qui vi metto i testi integrali di sei commenti originali da me ulteriormente ricommentati in esclusiva per "Sotto il pallone", a partire dall'Italia, che mentre due colleghi si stavano menando per le questioni dette di condizionamento dell'aria, andava agli ottavi dove lunedì giocherà contro l'Australia.

Partiamo proprio dagli Azzurri: beccatevi tabellino e commento, per cominciare.

Italia-Repubblica Ceca 2-0
Reti: 26' pt Materazzi, 42 st' Inzaghi.
Italia (4-3-2-1): Buffon; Zambrotta, Nesta (17' pt Materazzi), Cannavaro, Grosso; Gattuso, Pirlo, Perrotta; Camoranesi (29' st
Barone), Totti; Gilardino (15' st Inzaghi). All. Lippi.
Repubblica Ceca (4-4-1-1): Cech; Grygera, Kovac (33' st Heinz), Rozenhal, Jankulovski; Poborsky (1' st Stajner), Polak, Nedved, Plasil; Rosicky; Baros (19' st Jarolim). All. Bruckner.
Arbitro: Benito Archundia (Messico).
Note: Espulso al 45' pt Polak, per somma di ammonizioni; ammonito Gattuso; recuperi 2' pt, 3' st; 50mila spettatori circa.

Roma, 22 giu. - Italia agli ottavi, con qualche brivido e qualche merito. Due a zero, passiamo il turno per primi con una di quelle partite all'italiana che entusiasmano quando l'avversario si chiama Germania o Brasile, meno quand'è la Repubblica Ceca. Alla squadra di Lippi va riconosciuta la capacità di una reazione ordinata a una situazione delicata. E il merito di essere riuscita in un'anestesia generale del gioco che è stata la vera arma vincente degli Azzurri, più che i due gol: è Materazzi, entrato al 17' per Nesta, a sbloccare di testa su calcio d'angolo, con una bella scelta di tempo e uno stacco di un metro e venti, a rammentare che dopo tutto i calciatori sono anche atleti. Siamo al 26', poi riprende il lavoro paziente e sonnolento degli Azzurri. La flemma italica è vincente, fa montare il nervosismo dei cechi che pagheranno alla fine del primo tempo: brutta entrata su Totti di Polak, già ammonito dieci minuti prima, che rimedia il secondo cartellino giallo, viene espulso. E l'Italia inizia il secondo tempo con un gol in più e un uomo in più. Nedved continuerà a infastidire l'Italia con qualche tiraccio forte e preciso ma Buffon (oggi decisivo) c'è sempre. Nel secondo tempo, al 16', fuori Gilardino e dentro Inzaghi, che regala un paio di brividi e il secondo gol all'Italia, su un contropiede in quattro contro zero simbolo dell'esasperazione ceca. In vista degli ottavi sarà utile ritrovare Totti (o chi per lui) ancora lento e annebbiato sui fondamentali.


Ho già detto che Totti sciupa i ragazzini del calcio italiano? Lo ridico ora. E non ce l'ho con l'uomo Totti, ma proprio col calciatore. Mentre lui andava avanti a cucchiai e cucchiaini Nedved ha fatto 30 tiri da fuori e Kakà, impegnato la sera, ci mescolava il caffé, col cucchiaino. E allora? La Nazionale non è di Totti. E' di Tutti. E su questo simpatico giuoco di parole, su questo simpatico calenbour, v'introduco a un altro commento da me fatto sulla partita che si svolgeva parallelamente a quella dell'Italia. Come ho fatto a fare anche questo, ci si chiederà, se ho fatto quella degli Azzurri e quella stavo vedendo? Risposta: non sto a perdere tempo in discussioni sull'aria condizionata, ma copio sapidamente da Livescore, ecco come.

Roma, 22 giu. - Il Ghana ce l'ha fatta, vince e passa agli ottavi dopo una gara combattuta e briosa: gli Stati Uniti avevano la possibilità di qualificarsi, e ci proveranno fino all'ultimo, ma gli mostrano crescita di gioco e di tattica rispetto all'esordio perdente con l'Italia: la partita è loro, la qualificazione anche. Batti e ribatti all'inizio del match, ma il Ghana guadagna metri fino al 23' quando Draman ha un bello spunto e travolge la difesa statunitense. Al 41' gli Usa perdono Reyna, infortunato al ginocchio, ma due minuti dopo Dempsey lo vendica e pareggia il conto con un bel diagonale dopo una leggerezza difensiva degli africani. Il Ghana insiste e trova il 2-1 su un rigore, discusso, prima del riposo. Reazione Usa nella ripresa, con anche un palo, ma alla fine la festa è tutta ghanese.

Lo so. Non è che sia proprio sfavillante questo commento, ma l'ho messo per completezza e per recuperare i giorni perduti. E ve ne beccherete altri: sto qui in ufficio mica per protestare contro o pro l'aria condizionata, no? Sto in ufficio per lavorare e soprattutto aggiornare, di nascosto, "Sotto il pallone".

E dunque per questo ecco l'altre due cronache della giornata, fatte anch'esse in parallelo, che si riferiscono a Brasile-Giappone 4-1 e Australia-Croazia 2-2.

Roma, 22 giu. - Brasile forza 9, Ronaldo record. Kakà e compagni cominciano l'incontro già qualificati e praticamente già primi, e per quasi un tempo regalano al Giappone l'illusione di poter fare un risultato storico. La voglia di vincere dei giapponesi fa presa sulla sufficienza del gioco brasiliano ed è di Tamada la prima rete dell'incontro: al 34' il giapponese sfrutta bene un bel suggerimento e porta la sua squadra in vantaggio. Ma il miracolo non dura neanche fino al riposo: ci pensa Ronaldo a pareggiare nel recupero del primo tempo. Niente cambi per il Brasile che riacchiappa gli avversari continuando a lasciare Emerson, Cafu e altri titolari in panchina: in gol Juninho, Gilberto e ancora Ronaldo. I brasiliani si riguadagnano il punteggio pieno del gruppo e Ronaldo ne approfitta per fare un record importante: insieme a Gerd Muller è da stasera il giocatore che ha segnato di più nella Coppa del mondo, 14 gol in tutto per lui. I brasiliani se la vedranno col Ghana.

Roma, 22 giu. - Ce la mettono tutta, Croazia e Australia, per infilarsi alle spalle del Brasile e conquistare l'ottavo di finale contro l'Italia. Alla fine di una partitaccia combattutissima la spuntano gli Australiani. Comincia però forte la Croazia, che parte da un punto solo e ha l'obbligo di vincere: e il gol arriva quasi subito, al 3', botta su punizione da 25 metri di Srna e palla in rete. Poi gli slavi si intimdiscono e l'Australia tira fuori la grinta già mostrata a Giappone e Brasile. Assalti premiati al 38': mano in area di Tomas ed è rigore. Moore trasforma e lo slancio della sua squadra proseguirà nella ripresa. Ma è la Croazia che torna in vantaggio al 12' st: destro di Kovac, incertezza del portiere avversario ed è 2-1. E ricomincia l'assedio australiano: tante occasioni, tanta sfortuna, gol negati dal portiere e un rigore netto per fallo di mano negato dall'arbitro. La differenza la fa Kewell, al 34', con una zampata vincente nell'ennesima mischia: 2-2 e la Croazia di nuovo in avanti. Ma tutto si confonde e la partita finirà così, tre gli espulsi, fra cui Emerton che contro gli Azzurri non ci sarà. L'Australia è tignosa e veloce: Lippi farà bene a guardarsi con attenzione le videocassette di Kewell e compagni.

Sunday, June 18, 2006


Italia-Stati Uniti 1-1

Andrò controcorrente. Anzi no. Si dirà, sui giornali, che non ho ancora letto, che Italia-Stati Uniti è stato un brutto spettacolo. E su questo mi dissocio fin d'ora. Mi associo invece nel rammarico di un pareggio contro forse l'unica squadra del Mondiale cui politicamente si doveva fare il tifo contro. Eh sì, perché m'immagino l'Italia come l'Italia di Prodi e Napolitano, gli Usa come gli Usa di Bush. Ma andiamo con ordine, data l'ora mattiniera, e oltre al tabellino, cari lettori di Sotto il pallone, vi faccio dono anche del commento scritto di mio pugno iersera per i molteplici canali multimediali che m'inchiodano qua a seguire il Mondiale di calcio, e non in qualche baretto o a casa di amici.

Roma, 17 giu. (Apcom) - Il punteggio, uno a uno, dice poco di un'Italia-Usa più simile al kung fu e agli scacchi che al calcio. Dopo il gol di Gilardino e l'autogol di Zambrotta l'agonismo stravolge l'incontro: tre espulsi per gioco scorretto (prima l'italiano De Rossi, poi i due americani Mastroeni e Pope) e nel secondo tempo si gioca in dieci contro nove. Lippi ridisegna la squadra e, dopo un cambio spericolato (Del Piero per Zaccardo), mette in campo un 3-3-3 contro il 3-3-2 di Arena. Ma Perrotta si fa male, e gli Azzurri restano di fatto in nove: si attacca da una parte, poi dall'altra, e sembra basket, con la differenza che non segna nessuno. Per fortuna, si può dire: l'Italia vista oggi è una squadra confusa che subisce l'incontro con un avversario non irresistibile. Tutti possono ancora qualificarsi nel gruppo E. Ci si gioca tutto giovedì, contro la Repubblica Ceca.

Italia-Stati Uniti 1-1
Reti: 22' pt Gilardino, 27' pt aut. Zaccardo
Italia (4-3-1-2): Buffon; Zaccardo (9' st Del Piero), Nesta, Cannavaro, Zambrotta; Perrotta, Pirlo, De Rossi; Totti (35' pt Gattuso); Toni (17' st Iaquinta), Gilardino. All. Lippi
Stati Uniti (4-1-4-1): Keller; Cherundolo, Onyewu, Pope, Bocanegra; Mastroeni; Dempsey (17' st Beasley), Reyna, Donovan, Convey (6' st Conrad); McBride. All. Arena
Arbitro: Jorge Larrionda (Uru)
Note: Espulsi De Rossi al 28' pt e Mastroeni al 45' pt per gioco scorretto, Pope al 2' st per somma di ammonizioni; ammoniti Totti, Zambrotta; rec. 2' pt, 5' st; spettatori: 46mila circa.


C'è da aggiungere che l'Italia, da che mi ricordo o quasi, tende sempre a complicarsi la vita al primo turno dei Mondiali. Per davvero l'ultima volta che mi rammento un primo turno liscio risale al '78 e, faccio per dire, io avevo nove anni ancor da compiere. Con gli Stati Uniti è il nostro primo pareggio ai Mondiali: le altre due volte, nel '34 e nel '90, s'era sempre vinto e la prima volta 7-1. E' anche vero che tutte e due le altre volte si giocava in casa. Ma la sto facendo lunga, si parli un po' più di una partita bella e tesa, di quelle in cui tutti giocano male per la tensione. Fermo resta che una tensione di questo genere era forse meglio risparmiarla in vista di avversarie più nobili, calcisticamente, degli Usa (pensate se prima o poi ci tocca quest'Argentina: aiuto!): ma non si può scegliere però il proprio grado di tensione, se sia alta o bassa. E' la tensione che t'aggredisce, e se fosse controllabile non saremmo tesi mai. Il fatto è che gli Azzurri sono entrati tutti isterici, chissà perché, al punto da subire per i primi venti minuti esattamente come se dall'altra parte (il paragone davvero non è casuale) ci fosse la Francia, una di quelle squadre che ormai riesce a incuterci soggezione pure se mette giù la Nazionale pulcini. Invece si trattava degli States: "E che cazzo", dev'essersi detto De Rossi dopo il botta (di Gilardino) e il risposta (di Zaccardo, ma nella porta sbagliata). Detto fatto il romanista, stufo come tutti gli italiani di una partita mediocre, avrà pensato, senza pensarlo, di tirare un po' su il ritmo del match. O viceversa, mi viene in mente, non sarà un pizzino per Lippi? Anche alla redazione di Rakam e di Minnie, amica del cuore sanno che il nostro Ct non vuole in Nazionale Panucci per dispetto e questioni personali sorte fra i due ai tempi dell'Inter, e mai composte. Ma dopo il capolavoro balistico del nostro corrente terzino destro, Cristian Zaccardo da Palermo, il pensiero di De Rossi potrebbe essere andato al suo compagno di squadra e di banco lasciato fuori rosa. Cose che potrebbero fare incazzare, se fosse legittimo incazzarsi per il calcio. Ma viviamo in un Paese in cui si sceglie tutto o quasi per via elettiva, si fanno anche le primarie. Vogliamo deciderci a votare la formazione della Nazionale? Votare perché Lippi faccia pace con Panucci? Se s'andasse ai Mondiali, e magari anche in campo, per via referendaria, chi avrebbe votato Zaccardo a terzino destro e chi Panucci? Alzate le mani, attenzione ai gomiti, però.

Home