Sotto il pallone

Saturday, June 10, 2006



Germania 2006, secondo giorno

Sono un uomo piuttosto fedele, in amore. Non altrettanto può dirsi sul lavoro, dove invece la mia vocazione alla flessibilità, indotta però devo dire dagli amari tempi, mi conduce a spasso senza che io riesca a concentrarmi su uno stesso argomento per più di cinque giorni. E quindi avevo tutta l'intenzione, a proposito dei Mondiali, di mettere le corna all'evento fin dal giorno due. Il motivo è valido: finale femminile dei Roland Garros, con Justine che in questo momento si sta a gioca' il titolo con la Kutsnetzova. Invece niente, perdonami Juju: per il complicato sistema di telecomandi che vige in quest'ufficio sono costretto alla fedeltà al Mondiale, ed eccomi su Inghilterra-Paraguay, con poche speranze di riuscire a sintonizzare i bei rovesci della mia tennista preferita. Ci vediamo a Wimbledon, forza Justina!

Friday, June 09, 2006


Germania-Costa Rica 4-2

Bene bene, bentornati Mondiali, bentornato "Sotto il pallone". Devo un po' prendere le misure e non vedo modo migliore che cominciare con il pubblicare il tabellino di questo primo incontro di Germania 2006. Tabellino un po' rubato un po' no, diciamo, visto che l'agenzia per cui lavoro lo produce, su mia istanza, e poi però esce subito su Internet, in un sito che non dico per non fare pubblicità. Quindi lo copio e lo incollo, un po' è farina del mio sacco, un po' è uno dei miei soliti gesti da Robin Hood dei poveri. Come se esistesse un Robin Hood dei ricchi, poi...

Germania-Costa Rica 4-2
Reti: 6' pt Lahm, 12' st Wanchope, 17' st Klose, 16' st Klose, 28' st Wanchope, 42' st Frings

Germania (4-4-2): Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm; Schneider (46' st Odonkor), Frings, Borowski (26' st Kehl), Schweinsteiger; Klose (33' st Neuville), Podolski. All. Klinsmann

Costa Rica (3-4-2-1): Porras; Umana, Sequeira, Marin; Martinez (dal 19' st Drummond), Fonseca, Solis (31' st Bolanos), Gonzalez; Centeno, Wanchope; Gomez (45' st Azofeifa). All. Guimaraes

Arbitro: Horacio Elizondo (Argentina)

Note: Ammonito Fonseca (Costa Rica); recupero 2' pt, 2' st; spett. 66.000 circa.


La prima rete dei Mondiali è stata segnata, come evince il lettore attento del tabellino, da un difensore. E i Mondiali sono cominciati. Per brevità devo dire solo che, da quattro o cinque Mondiali a questa parte, il primo giorno dei mondiali c'è sempre qualcuno che dice: "Sto per la..." Costa Rica, Camerun, Nigeria, Colombia, Ecuador, insomma ci appiccicano un paese depresso, ostentando così disinteresse per il gioco del calcio (un disinteresse che potrebbe manifestarsi con più eleganza semplicemente ignorando i Mondiali) e, credo, pensando di dire una cosa originale. Che non è originale. Non è originale tifare per squadre del terzo mondo, chiariamolo una volta per tutte. Mi sembra nettamente più originale tifare per questa Germania, per la verde Germania di cui ho ancora nostalgia essendoci stato due volte nell'ultimo mese, e per la verde Germania che, al di là del risultato, ha dimostrato di essere una squadra di carattere: "La mia squadra ha un'energia incredibile" ha detto Klinsmann, e ha ragione.

Dei Mondiali tedeschi dirò poi che c'era Claudia Schiffer, alla cerimonia d'apertura, e per l'occasione s'era agghindata davvero alla tedesca, con una sorta di sandaletti che ci mancavano solo i calzini sotto. Altro che scollature e tacchi alti. Eppure m'è piaciuta, la Schiffer, fatico sempre a credere che lei sia più giovane di me, per quanto a lungo e quanto presto è stata famosa.



Giornata 1 - Ecco i Mondiali tedeschi

Ci sta un mio amico e collega che ha avuto, professionalmente, una grande opportunità, proprio alla vigilia della Coppa del Mondo 2002, in Corea e Giappone. L'ho invidiato fino a oggi, giorno in cui farò la stessa cosa che ha fatto lui quattr'anni fa, senza però che lo scritto sia diramato tramite agenzia ai quotidiani. Successe questo: a un'agenzia di stampa spetta normalmente il compito di fornire agli abbonati materiali di contorno a un evento eclatante. Per esempio, se crollano le Torri gemelle di New York, un'agenzia stampa farebbe un buon servizio intervistando l'architetto che le aveva progettate, che vada su una breve, da qualche parte, a contorno degli articoli portanti.

Idem, sui Mondiali, occorre approntare materiale "breve" che possa incastonarsi agevolmente nelle pagine. La storia del calcio, per esempio, in breve. All'amico Tonino venne affidata la consegna di scrivere la storia del calcio in 30 righe, cioè 1.800 battute, spazi compresi.
"La storia del calcio italiano?"
"No, la storia del calcio: trenta righe, sbrigati".

Ancora mi chiedo se la sua storia del calcio in trenta righe sia mai stata pubblicata su un quotidiano. Ancora mi chiedeo che avrei scritto io. Ancora mi secca che l'arduo compito, ma quanto letterario, non mi sia stato mai affidato, per cui me l'autoaffido e v'introduco, cari lettori, al calcio mondiale, prima ancora che incominci il mondiale, in maniera che se per caso vi trovaste alle 18, davanti a Germania-Costa Rica, senza mai aver visto una partita di calcio in vita vostra, possiate sostenervi competenti della storia del calcio.

Le origini del calcio sono antiche: si ha traccia di un gioco a squadre con la palla nella civiltà romana, in quelle precolombiane e nella Firenze medievale. La versione attuale del gioco prevede undici giocatori contro undici e un pallone: scopo del gioco tirarlo in uno dei due rettangoli posti verticalmente sul lato corto del campo, la porta. Uno degli undici giocatori di ciascuna squadra può toccare il pallone con le mani, se si trova vicino alla porta. Le prime partite di calcio moderno si giocano in Inghilterra nella seconda metà dell'Ottocento: il gioco diverrà ben presto popolare in Europa e in Sud America e ben presto, in diverse nazioni, si organizzano campionati nazionali. Nel 1930 i primi Mondiali di calcio si svolgono in Uruguay, dove vince la squadra di casa. Nel '34 l'Italia vincerà in casa propria e nel '38, vincerà l'Italia. Poi il buio della guerra: la Coppa del Mondo torna nel '50, in Brasile, dove rivince l'Uruguay. Da allora si svolgerà ogni quattro anni e vinceranno: Germania ('54 in Svizzera), Brasile ('58 in Svezia e '62 in Cile), Inghilterra ('66, in casa), Brasile ('70, in Messico), Germania ('74, in casa), Argentina ('78, in casa), Italia ('82, in Spagna), Argentina ('86, in Messico), Germania ('90, in Italia), Brasile ('94, in Usa), Francia ('98, in casa), Brasile (2002, in Giappone). Naturalmente questi trionfi, come altri, si sono accompagnati nel corso del secolo alla forte partecipazione emotiva di un pubblico sempre più vasto: la diffusione radiotelevisiva delle partite ne ha resa possibile la visione a tante persone che per ragioni economiche o pratiche non hanno la possibilità o il desiderio di recarsi allo stadio. Durante una partita noiosa si può cambiare canale o spegnere e questo ci rimanda una storia generale dell'uomo che non s'ha tempo, qui di trattare.

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