Sotto il pallone

Sunday, January 11, 2004


Secondo turno "senza il pallone" del buon vecchio Za'. Che aspettano a chiamarmi come editorialista a un giornale importante? Non si sa. Forse hanno ragione visto quanto tardamente scrivo queste mie note domenicali, quanto poco professionalmente... Ma cos? ? il crudele mondo del pallone: se vi aspettavate un tabellino con voti di un bel -0match come Empoli-Ancona 2-0 o Siena-Modena 4-0 rimarrete delusi. Eh gi?. Che ha fatto il buon vecchio Za' nel suo giorno di disoccupazione? Ha dimenticato il calcio? Manco per niente. Dopo quasi tre anni di vacanza dallo stadio sono andato allo stadio. E non a vedere, come prevedibilmente qui a Roma vi sareste potuti aspettare, Lazio-Brescia 0-1 con Baggio a sparare le sue ultime cannonate... No no. Oggi c'era un turno di C-2 domenicale, proprio qui a Roma, e Francesco Zardo si ? fiondato, in uno dei suoi innumerevoli giorni liberi, a vedere nientepopodimenoch?

Lodigiani-Vittoria 3-2

E mo' vi beccate il tabellino, un po' rubato qua e l?, un po' redatto dal vero vecchio Francesco Zardo, con i suoi minuti e i suoi gol. Niente voti, ch? sarei parziale visto l'entusiasmo accumulato per l'11 "curato" da mister Dossena. Dossena ol? ol?, come cantavano oggi entusiasti i circa 90 tifosi biancorossi che riempiono il Flaminio a ogni partita interna... Andiamo avanti col tabeliino, va'...

Lodigiani (4-4-2): Mazzi; Di Nicolantonio, Zanini, Lopez, Francesconi; Neroni, Di Chiara, Giannone (29' st Lasalandra) Zacchei, (18' st Pandolfi); Criniti (48' st Masini) Galli. A disp. Frabotta, Mazza, Masi, De Sousa. All. Dossena.
Vittoria (4-4-2): Petrocco; Misiti, Orefice, Berti, M. Comandatore; Fresta, Manganaro, D'Aviri, Capuccilli; Clemente (39' st Muratore), G.Pisano. A disp. Zizza, Pinnolo, Petino, F.Comandatore, Fenova, Di Gregorio. All. Orlandi.
Arbitro: La Rocca di Ercolano.
Marcatori: 7' pt Fresta (V), 33' pt rig. Criniti (L), 13' st G.Pisano (V), 21' st rig. Criniti (L), 30' st Pandolfi (L).
Note: Ammoniti Lopez, Neroni, Berti, Pisano. Spettatori 300 circa, compreso Francesco Zardo.


Indovinate a chi ho rubato questo bel tabellino di cui ho dovuto solo risistemare del tutto la formazione del Vittoria, completamente scazzata. Eh? Indovinate a chi? Ho una voglia matta di scrivere un commento dell'incontro, in tutta chiave Lodigiani (che me ne frega), che ? una mia squadra del cuore. E allora, per il puro piacere dei lettori di Zardo.org e di "Sotto il pallone", finalmente posso farlo. Per voi. Ci metter? meno di dieci minuti, lo prometto, ma sar? un vero commento firmato Francesco Zardo, in chiave Lodigiani, tanto per continuare a seminare delle mine letterarie in quest'orto del giornalismo sportivo, lo scriver? io, con tutti i crismi.

Roma, 11 gen. - "Cor core". Questo cantavano alla fine i pochi tifosi romani della Lodigiani, forse cinquanta, alla fine di una partita entusiasmante. Se le finali dei campionati del mondo di calcio fossero come oggi al Flaminio se ne parlerebbe per cento anni. E invece la Lodigiani di Dossena, che tecnicamente improvvisata batte 3-2 il volenteroso Vittoria, parlerà solo oggi, per le memorie di un cronista improvvisato che, espulso dal calcio televisivo, è costretto a prendersi la macchina e fare un viaggetto piacevole sull'Olimpica rada di sciarpe biancazzurre, a vedersi al Flaminio questa importante partita che deve sostenere la terza squadra di Roma, nel suo avvio al girone di ritorno, a sostenersi in C2, contro un'agguerrita formazione siciliana che invece la C2 la vive giorno per giorno come un impegno da rosicchiare con pazienza e forza. E parte gagliardissima, contro una Lodigiani che per la prima mezz'ora sembra interrogarsi sul da fare più che difendere un campo forse troppo non suo (non siamo a San Basilio, non siamo alla Borghesiana, ma al Flaminio, di domenica, lontanissimi da tutto). Tanto che, dopo qualche colpo di fioretto dei padroni di casa, sono proprio i siciliani ad andare in vantaggio, complice una grave incertezza di Mazzi, con un diretto dal limite di Fresta. Cattivo auspicio per una squadra rinnovata con tutte le intenzioni di salvarsi, che sul piano tecnico fatica a stare dietro al Vittoria e alla sua voglia di stare in C2. Ma la Lodigiani ha la responsabilità di giocare a Roma, in uno stadio che in Sicilia si sognerebbero... E allora i biancorossi reagiscono: poche idee in attacco, centrocampo arruffato, ma che diamine... Esce un rigore, per fallo di mano su tiro diretto in porta di un centrocampista. Criniti, per il resto volenterosissimo anche se a volte impacciato e spesso troppo solo, esegue con un'eleganza invidiabile, e il suo rasoterra rimette in corsa i padroni di casa. La voglia di fare non manca e all'inizio del secondo tempo è di nuovo la Lodigiani a trovare la strada giusta: quasi gol, su un lampo di Galli che dopo dieci minuti della ripresa anticipa Petrocco trovando il tocco. Ma un difensore toglie il pallone da dentro (o fuori? Siamo in C2: la moviola non c'è, meglio così, si gioca) e proprio da questa respinta i bravi siciliani, approfittando del momento di pausa della Lodigiani, trovano il raddoppio con un bel tuffo di testa di Pisano. E' 2-1, potrebbe voler dire la serie D, con una sconfitta interna e un anticipo sconcertante. Non è accettabile per Dossena e i suoi, che si buttano avanti e trovano un altro rigore. Tensione, oddio, si pensa alle finali di Coppa Interconinentale di Tokio... Segnerà anche il secondo? Ci pensa Criniti, che ha una freddezza da campione: angolo opposto all'altro, il destro, il portiere intuisce ma il rasoterra è troppo impeccabile, non lo prenderebbe nessuno. Due pari, e Dossena tira fuori dalla panchina un asso nella manica, che al 30' del secondo tempo gli regala tre punti: Pandolfi, un cambio azzeccato, diventa una spina nel fianco del Vittoria fino al punto di realizzare al 30' il gol decisivo, con una girata successiva a un abile lavoro di palleggio. Viva l'Argentina: tre punti sono oro per una formazione che si scolla così da una classifica mortificante e aspetta Venturin, oggi assente, per ricostruirsi una permanenza nel campionato professionisti. Ne fa le spese, con i suoi legittimi argomenti di recriminazione, il Vittoria, contro cui la vittoria è non banale, Nomina sunt consequentia rerum, giusto? Non oggi, bravo Dossena, avanti così. C'è da lavorare sugli ultimi tre passaggi, ma il coraggio c'è, il cuore anche, forza ragazzi.

Avete visto? Che bravo, eh? Da vero tifoso biancorosso. Magari ancora non da vero cronista sportivo, si capisce, ma faccio presente che ho pagato il biglietto, mica cazzi, dieci euro, mica cazzi per un giornalista-scrittore di buona estrazione che meno di tre settimane fa ha perso il lavoro.

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