Sotto il pallone

Wednesday, January 07, 2004


Saggiamente, i tizi di blogger, hanno sistemato loro le cose: vale a dire che, mi sembra, si rileggono di nuovo le accentate per bene, senza dover scrivere codici a dieci lettere qui dentro, e grazie a una nuova interfaccia più simile a quella vecchia, e meglio funzionante. Ulteriore riprova che le cose vecchie funzionano meglio, come del resto il calcio dei bei tempi andati (e non parlo di Nordhal o Meazza: quello di Van Basten, per capirsi).

Ho visto la partita da spettatore e non da cronista: strana sensazione, proprio strana, un flusso di pensieri troppo da pensionato, devo reagire. Fra l'altro, guardando il Milan che mollava due schiaffoni alla Roma, mi è successa una cosa strana, che fatico a confessare, forse è troppo intima, ma la dico, va'.

Sono ridiventato del Milan. Come certe donne che non riescono, per una loro forma mentis ineluttabile, a essere fedeli a un uomo, allo stesso tempo io non riesco a essere fedele a una squadra sola. E insomma ieri, guardando la Roma, convinto di tifà Roma, sentivo come un pentimento, ho ripensato alla faccia di Van Basten, ho visto Tassotti in panchina, e Shevchenko che, in un Milan non certo brillante che ha approfittato soprattutto della scarsa forma dei vari Totti, Chivu, Mancini, Samuel ecc. Ma ha fatto il secondo gol che sembrava proprio un gol di Virdis visto da me all'Olimpico anni fa, quando ancora ero fedele a una squadra sola, quando ancora mi piaceva il calcio. Mi piace stare dalla parte di chi vince, nel calcio (esclusa la Juve, oh, non sono così proprio una fraschetta), cosa che in amore può essere non raccomandabile, ma nel calcio chi se ne frega, no? E insomma, ieri, a essere della Roma, mi sentivo proprio a disagio. Forse sono proprio una fraschetta, forse sono ridiventato del Milan perché la Roma ieri ha giocato male, come certe donne, insisto, che s'innamorano a destra e a sinistra se il loro marito ha un momento di debolezza. O si riinamorano del ragazzetto del liceo, che riesce fuori privo dei segni del tempo, e anzi migliorato dagli anni rispetto a quel pischellaccio magretto e brufoloso che era. Bah. Cambierò ancora? Francamente non lo so, non vorrei che quello di ieri fosse un addio al mio interesse generale per il calcio, o comunque un altro lungo arrivederci. O vorrei? Avrei il tempo di mettere risultati e classifica, ma per oggi lascio perdere, va'.

Tuesday, January 06, 2004


Non rifunziona più niente. Simbolico. E proprio oggi, il primo giorno di campionato, da un anno e mezzo a 'sta parte, senza il vostro amico Francesco Zardo. Sapevo che sarebbe arrivato, ma oggi mi sento per davvero stranito, mi sembra proprio oggi, questa Epifania '04, il primo vero e proprio giorno di disoccupazione, nel momento del match clou, di cui non so nemmeno se dare le probabili formazioni per quei pochi lettori che si sintonizzeranno su queste mie pagine aspettandosi, che ne so, un commentino, un tabellino, qualcosa. Mi piacerebbe farlo lo stesso, potrei scegliermi una partitina, che ne so, del Siena o del Parma o del Perugia da commentare al buio, tanto per tenermi in vita. Vediamo cosa ci offre la giornata oltre a, si sa

Roma-Milan (ore 20.30)

abbiamo, con inizio alle 15

Ancona-Parma
Bologna-Empoli
Brescia-Siena
Inter-Lecce
Juventus-Perugia
Modena-Chievo
Reggina-Lazio
Udinese-Sampdoria


Quale mi piace? Fossi stato ancora a Chilometri vedo un Brescia-Siena o al limite un Bologna-Empoli o un Modena-Chievo. Invece niente, e allora potrei scegliere: vediamo... Può darsi anche che io scelga di farmi un giretto in Vespa, data la giornata fredda, ma soleggiata, e dato che Roma-Milan è di notte.

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