Sotto il pallone

Tuesday, December 16, 2003


È un pezzetto che i lettori di questo blog non vedono gli appassionanti resoconti di zacka tho cracka su calcio, varie e dintorni. Prima o poi spiegherò per quale motivo, o forse no, dipende da come si risolvono alcuni piccoli problemi di lavoro - mettiamola così - che affliggono in questi giorni il mio presente e il mio futuro professionale. Però mi sembra ingiusto che i cari lettori ci vadano di mezzo, rinunziando ai crudi sproloqui di Zazzi sui big match del nostro campionato come ad esempio Reggina-Chievo, l'ennesima dieta di gol cui Za' si è sottoposto domenica scorsa. E siccome non è giusto, vi mollo il tabellino più il commento, e poi dico un'altra cosa.

Reggina (3-4-1-2): Belardi 6; Jiranek 6, Torrisi 5, Sottil 6 (38' st I. Franceschini sv); Mesto 6, Baiocco 7 (36' st Stellone sv), Mozart 6 (25' st Gia. Tedesco sv), Falsini 6; Cozza 5; Bonazzoli 5, Di Michele 7. A disp. Lejsal, Giacchetta, Martinez, Leon. All. Camolese 5
Chievo (4-4-2): Marchegiani 7; Mensah 5, Barzagli 7, D'Anna 6, Malagò 5 (1' st Santana 6); Semioli 6 (27' st Pellissier sv), Morrone 6, Perrotta 6, Lanna 5; Amauri 6 (32' st Zanchetta sv), Cossato 5. A disp. Frezzolini, Sala, Baronio, Sculli. All. Del Neri 6
Arbitro: Trefoloni di Siena 7
Note: ammoniti Malagò, Marchegiani, Morrone, Mesto, Torrisi. Recupero 2' pt, 4' st. Spettatori 18.798 per un incasso totale di 356.021,00 euro (288 paganti per un incasso al botteghino di 6.021,00 euro, 18.510 abbonati per una quota partita di 350.000,00 euro).

Reggio Calabria, 14 dic. - Finisce pari senza gol a Reggio Calabria, una gara fra due squadre che non vincono e non segnano da troppe partite. Del Neri veniva da tre sconfitte, con tre squadre importanti è vero, ma al Chievo nella sua breve storia in A non era mai successo. La Reggina non segna ormai da quattro giornate e per Camolese, che oggi esordiva al Granillo, un gol sarebbe stato il modo per ingraziarsi i tifosi, oltre che per scuotersi da una classifica che per i calabresi fa affidamento, si direbbe, più che altro sui difetti delle ultime. Con la Roma il Chievo aveva giocato bene, incassando però tre gol. Del Neri decide che non è il caso di azzardare troppo e imposta una squadra arretratissima che nel primo tempo si affaccia appena nell'area calabrese, al 15', con una girata di Amauri davanti a Belardi: l'attaccante colpisce male e il portiere della Reggina blocca senza problemi. Più difficile, dall'altra parte, il compito di Marchegiani qualche minuto dopo, quando i calabresi, fino a metà del primo tempo a loro volta prudentissimi, si scuotono improvvisamente: al 22' un'azione prolungata si conclude con una schiacciata di testa di Bonazzoli e il portiere del Chievo con un bel riflesso devia in corner. Sul calcio d'angolo è Di Michele, sempre di testa, a impegnare Marchegiani, che è bravissimo e salva di nuovo la porta dei veneti. La Reggina comincia a premere, il Chievo a soffrire, e questa sarà la chiave di tutto il resto dell'incontro. Ancora Di Michele e Marchegiani sotto i riflettori al 39': l'attaccante ci prova da venti metri, con un rasoterra forte e improvviso. Il portiere del Chievo era coperto ma ha un riflesso da ventenne e si distende mettendo in angolo. Nel secondo tempo la determinazione generale aumenta: si corre di più ma il gioco ne risente e la partita si fa confusa con la Reggina che continua a spingere e il Chievo che, passato il centrocampo, si tramuta in una squadra drammaticamente priva di idee. Progressivamente le squadre si allungano, Camolese mette in campo uno dopo l'altro gli attaccanti che aveva in panchina, e a questi cambi Del Neri risponderà confondendo le acque e cercando di uscire indenne dal caos. Al 26', su calcio d'angolo, deviazione di Baiocco che scavalca Marchegiani e finisce sulla base del palo per rimbalzare sui piedi di Bonazzoli. Ma quest'ultimo non è in giornata, esita e tira sui piedi di Barzagli che respinge. La Reggina ci prova in tutti i modi ma senza creare altre occasioni limpide e anzi, l'ultimo brivido al terzo minuto di recupero è per la porta di Belardi e viene da Zanchetta che in acrobazia manda sopra la traversa un pallone vagante in mezzo all'area. Traumatizzato da tre gol presi nella bella partita che aveva giocato in casa contro la Roma, Del Neri decide che tutto sommato è meglio essere brutti. E gli va anche bene, ma deve ringraziare Marchegiani, e calorosamente. La Reggina può recriminare, forse avrebbe meritato, ma per trovare questo sospirato gol dovrà anche trovare un attaccante di peso, magari semplicemente ritrovare Bonazzoli, purché meno svogliato di oggi.


Visto che bravo? E invece forse mi fanno secco. Ma non voglio parlare di cose brutte: sto creando una sorta di rete per intrappolare i filologi futuri se mai, come mi auguro, dovessi diventare lo scrittore italiano più famoso e celebrato degli ultimi due secoli. Che ci fa un articolo firmato dal buon vecchio Za' sul "Tempo Molise" di lunedì 15 febbraio a commento di Napoli-Campobasso di calcio femminile serie A2? Ogni tanto, di queste decine di cose che scriviamo facendoci raccontare i fattacci di calcio minore da corrispondenti di regioni e località remote, mi piace firmare. Sì, sono megalomane, fanatico, mi piacerebbe che un domani, fra cento anni, duecento anni ci fosse, che ne so, una tesi di laurea: "Anno 2003, tabellini e voti di Francesco Zardo", per dire.

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